Palma di Montechiaro, la città del Gattopardo
La cittadina si trova a pochi chilometri da Agrigento ed è conosciuta come “la città del Gattopardo”, in quanto fu fondata il 3 maggio del 1637 da Carlo Caro e Tomasi di Lampedusa, uno degli antenati dell’autore del famoso romanzo. Il comune, con poco più di ventitremila abitanti, sorge in collina, sulla fascia litoranea. All’ingresso del centro abitato, dopo il parco archeologico della Zubbia, noterete la collina del Calvario con i ruderi dell’antica chiesa barocca di Santa Maria della Luce. Nei sotterranei dell’edificio sacro sono seppelliti i corpi delle persone prima ricoverate e poi decedute a causa della peste tra il 15550 e il 1700. Il Calvario segna l’ambiente e la storia di Palma di Montechiaro: la realtà geografica locale ripropone il percorso di Gesù dal palazzo di Pilato al Golgota collegando, in un itinerario interrotto da una serie di stazioni, il centro abitato con la vicina collina. Si trattava di un percorso importante dal punto di vista spirituale, perché in grado di fornire l’indulgenza plenaria a quanti avessero coperto l’intero tragitto, esattamente come accadeva per i pellegrini della Terra Santa. Presso la chiesa di Santa Maria della Luce era custodita una copia della Sacra Sindone (oggi conservata nella chiesa del Collegio) donata a Carlo Tomasi, primo duca di Palma. Da visitare il monastero delle benedettine, costruito tra il 1653 e il 1659, che inglobò il primo palazzo ducale. E’ uno dei pochi monasteri di clausura in Sicilia. Sul cortile interno si affacciano finestre decorate in stile barocco. Dal parlatorio si accede a un giardino ricco di alberi in cui è sistemata una scultura della Madonna della Colomba Rosata. Tra le architetture civili segnaliamo il palazzo ducale, della famiglia di Tomasi di Lampedusa, un edificio caratterizzato da pregevoli soffitti lignei che coprono le otto sale del primo piano. I locali del piano terra ospitano una ricca biblioteca dedicata a Giovanni Falcone. Da non perdere anche il Palazzo degli Scolopi, uno dei migliori esempi del patrimonio tardo barocco, sede degli uffici comunali. Di fianco al palazzo vi è la chiesa della Sacra Famiglia. Nei pressi di Marina di Palma si può visitare il castello. Evidenti le tracce della presenza di un ponte levatoio. Accanto alla torre fu costruita una chiesetta, ma oggi non è più visibile.
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