Il mercato è famoso per la vendita delle primizie che provengono dalle campagne del palermitano. Ballarò è il più antico tra i mercati della città, frequentato giornalmente da centinaia di persone, animato dalle cosiddette abbanniate, cioè dai chiassosi richiami dei venditori che, con il loro caratteristico e colorito accento locale, cercano di attirare l’interesse dei passanti.
La Vucciria è un mercato storico di Palermo. La vicinanza al porto cittadino stimolò l’insediamento di mercanti e commercianti genovesi, pisani, veneziani, etc. sin dal XII secolo. La presenza di numerosi artigiani è ancora leggibile dai nomi di alcune strade (via Chiavettieri, via Materassai, via dei Tintori, via Argenteria, via dei Frangiai, via dei Cartari, via Coltellieri, etc.)
Il termine Bucceria deriva dal francese boucherie che significa macelleria. Il mercato era infatti inizialmente destinato al macello ed alla vendita delle carni. Successivamente divenne un mercato per la vendita del pesce e della frutta e verdura. “Vuccirìa” in siciliano significa “Baccano”. Presenti, come negli altri mercati storici, le grida dei venditori (abbanniati) è uno degli elementi che caratterizzano questi mercati.
Il Capo è un altro mercato storico di Palermo. Animatissimo mercato alimentare, i colori delle bancarelle ne caratterizzano la vivacità.
Furono gli Agostiniani a popolare questa zona, poiché avevano la loro sede nel convento attiguo alla trecentesca chiesa di Sant’Agostino.
Il Mercato delle Pulci è un noto mercato di Palermo, è una mostra permanente dell’antiquariato italiano e in particolare di quello siciliano.
Si trova nei pressi della Cattedrale di Palermo, accanto alla Piazza del Papireto, chiamata così per via del laghetto dei papiri che si formava proprio nelle vicinanze, dove si incontravano i fiumi che solcavano la città vecchia, il Kemonia e il Papireto. Nel mercato si possono trovare oggetti antichi, mobili vecchi e curiosità varie.
Il quartiere nasce in periodo arabo ed è il primo quartiere esterno rispetto alle mura più antiche che si trovavano nella zona più ad Ovest, questo nuovo quartiere viene costruito e fortificato in breve tempo per creare un altro polo difensivo alla città distaccato dal vecchio centro dove convivevano troppi dissapori. Al suo interno vi era la cittadella fortificata dell’emiro.
Durante la successiva dominazione normanna vennero abbattute le mura arabe lasciando solo le mura esterne della città per favorire la comunicazione tra le aree e venne quindi costruito il Castello a Mare in contrapposizione al castello vecchio.
Da alcuni anni il comune di Palermo organizza in estate un festival, durante il periodo estivo, e nelle strade tutte le sere sono presenti concerti, mostre e rappresentazioni teatrali, mentre i beni culturali rimangono aperti e visitabili fino a notte fonda.