Palermo è una grande città e non solo per i suoi 640.000 abitanti (V° posto in Italia per popolazione), ma per la sua storia, i suoi monumenti, il crogiuolo dei popoli che si sono integrati nei millenni in questa città. Vanta una grande tradizione di tolleranza razziale, religiosa e perché no gastronomica! Infatti parecchie ricette, piatti tipici, dolci o cibo da strada provengono da popoli assai lontani da questa città, ma che comunque nel tempo hanno messo le loro radici a Palermo, in particolare gli Arabi, i Normanni, gli Spagnoli, i Francesi, gli Inglesi.
La città di Palermo possiede il centro storico più grande d’Europa, e mostra con orgoglio le testimonianze del suo passato glorioso attraverso la grandiosità del suo patrimonio artistico e architettonico. Nella città convivono armoniosamente cupole arabe, chiese dal gusto barocco, palazzi in stile liberty, teatri neoclassici, settecenteschi spazi verdi e vivacissimi mercati storici, simili ai suq arabi.
Quindi, tra innumerevoli monumenti millenari, chiese di una bellezza unica ed esclusiva, cibo (in particolare la pasticceria e il cibo da strada) di caratura internazionale (esportata ed imitata in tutto il mondo), il clima mite e il mare quasi caraibico, e per finire l’ospitalità della gente, di certo il turista a Palermo non si annoierà!
Palermo è una grande città e non solo per i suoi 640.000 abitanti (quinto posto in Italia per popolazione), ma per la sua storia, i suoi monumenti, il crogiolo dei popoli che si sono integrati nei millenni in questa città.
Palermo vanta una grande tradizione di tolleranza razziale, religiosa e perché no gastronomica! Infatti parecchie ricette, piatti tipici, dolci o cibo da strada provengono da popoli assai lontani da questa città, ma che comunque nel tempo hanno messo le loro radici a Palermo, in particolare gli Arabi, i Normanni, gli Spagnoli, i Francesi, gli Inglesi.
La città di Palermo possiede il centro storico più grande d’Europa, e mostra con orgoglio le testimonianze del suo passato glorioso attraverso la grandiosità del suo patrimonio artistico e architettonico. Nella città convivono armoniosamente cupole arabe, chiese dal gusto barocco, palazzi in stile liberty, teatri neoclassici, settecenteschi spazi verdi e vivacissimi mercati storici, simili ai suq arabi.
Tra innumerevoli monumenti millenari, chiese di una bellezza unica ed esclusiva, cibo (in particolare la pasticceria e il cibo da strada) di caratura internazionale, esportata ed imitata in tutto il mondo, il clima mite e il mare quasi caraibico, e l’ospitalità della gente, di certo il turista a Palermo non si annoierà!
Foto “Golfo di Mondello da Monte Pellegrino” di Andrea Calcagno / Wikipedia
Palazzo dei Normanni di Palermo
Il palazzo sorge sopra i primi insediamenti punici, le cui tracce sono tuttora visibili nei sotterranei. La prima costruzione, è attribuita al periodo della dominazione islamica della Sicilia. I sovrani Normanni ampliarono e trasformarono l’edificio consolidandolo con la costruzione di quattro torri divenendo la principale fortezza della città. Il Palazzo dei Normanni è conosciuto anche come “Palazzo Reale”. Fu Ruggero II che, avendo ricevuto la corona di Sicilia nel 1130 trasformò il palazzo in una sontuosa reggia con al centro una bellissima cappella, la Cappella Palatina. Con il declino della dinastia sveva l’edificio perdette importanza, ma nel ‘600 gli spagnoli la trasformarono nuovamente, abbattendo le torri e adattandola a dimora dei vicerè. Il Palazzo reale è la più antica residenza reale d’Europa e dal 1947 è sede dell’Assemblea Regionale Siciliana. E’ il monumento più visitato della città di Palermo.
La cappella Palatina
E’ la chiesa della famiglia reale, annessa al palazzo è decorata con splendidi mosaici bizantini, considerati tra i più belli di tutta la Sicilia, e con il meraviglioso soffitto ligneo a stalattiti. La costruzione fu iniziata nel 1130 e consacrata nel 1143. I mosaici occupano interamente le parti più alte delle pareti.
La Cattedrale di Palermo
Monumento storico straordinario non solo dal punto di vista architettonico, fu eretta nel 1184 dall’Arcivescovo Gualtiero Offamilio, dove già esisteva una precedente basilica cristiana (604), poi trasformata in moschea dagli arabi (831) e successivamente, appunto con la costruzione del Palazzo dei Normanni, restituita al culto cristiano (1072). Rimaneggiamenti e restauri attuati nel corso dei secoli ne hanno modificato l’aspetto originario. L’interno ricostruito su progetto di Ferdinando Fuga tra il 1781 e il 1801 in stile neoclassico è a croce latina a tre navate. Qui sono custodite le spoglie dei reali di Sicilia, tra cui Federico II e Ruggero II, quelle di Enrico VI, il sarcofago di Guglielmo duca di Atene, e quelle di Santa Rosalia, patrona cittadina. Altre tombe sono presenti nella cripta risalente al VI secolo. E’ inoltre possibile ammirare la tiara d’oro della Regina Costanza d’Aragona, insieme ad altri oggetti preziosi rinvenuti nei sepolcri reali.
Chiesa della Martorana di Palermo
Edificata nel 1143 per volere di Giorgio d’Antiochia, ammiraglio di Ruggero II, la chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio, affidata nel 1221 al clero greco, è anche conosciuta come della “Martorana” in quanto nel 1433 fu ceduta dal re Alfonso d’Aragona alle monache benedettine del vicino convento fondato dalla nobildonna Eloisa Martorana. Nonostante le trasformazioni operate nel XVI e XVII secolo, l’edificio conserva l’originario stile arabo–normanno. L’interno della chiesa presenta nella parte alta delle pareti, nei sottarchi e nella cupola magnifici mosaici bizantini considerati i più antichi della Sicilia.
Castello della La Zisa
Rappresenta una delle maggiori e più affascinanti realizzazioni dell’arte e architettura arabo-normanna a Palermo, iniziata la costruzione da Guglielmo I nel 1165, ai tempi si trovava appena al di fuori delle mura della città. La parola ‘zisa’ deriva dall’arabo al-Aziza, termine che vuol dire ‘la splendida’ e che ben si adatta alla magnificenza della sua struttura e dei suoi lussureggianti giardini. Attualmente la Zisa è un polo culturale di fondamentale importanza in quanto ospita il Museo d’arte islamica.
S. Giovanni degli Eremiti
Fu fatta edificare da Ruggero II nel 1136, ma completamente restaurata nel 1882 dall’architetto Patricolo. E’ tipicamente arte musulmana “la qubba” (le gobbe) che è presente in altre chiese come San Cataldo e San Giovanni dei Lebbrosi più o meno dello stesso periodo. Non è possibile descrivere l’atmosfera che si respira all’interno dell’edificio ove è presente anche un piccolo chiostro, si può solo immaginare cosa potesse essere tale bellezza di arte musulmana annegata tra piante esotiche, ancora parzialmente presenti, e polle d’acqua che ornavano tali giardini…
Chiesa di S. Domenico
Ristrutturata e ampliata dal vecchio edificio del 1300 fu innalzata nel 1640 con statue in stucco, e due alti campanili da Andrea Cirincione. L’interno è molto ampio ed austero in pietra di Billiemi e sono conservate alcune importanti opere d’arte del periodo barocco posizionate all’interno di nicchie.
Chiesa del Gesù o Casa Professa
Chiesa di eccezionale bellezza, l’interno è un tripudio di marmi, stucchi, statue e affreschi. La chiesa sorse alla fine del Cinquecento per celebrare il prestigio dei Gesuiti arrivati in Sicilia nel 1564. Adiacente la chiesa di Casa Professa si trova la Biblioteca comunale del 1760.
Chiesa della Magione
Fondata da Matteo D’Ajello nel 1191, Nei primi anni dell’Ottocento, la Chiesa fu sottoposta ad un restauro radicale: l’edificio medievale fu trasformato in neoclassico. A fianco della chiesa è presente, anche se molto danneggiato dai bombardamenti, il chiostro cistercense, dove è possibile vedere i resti di una torre araba.
Chiesa di S. Cataldo
Si trova accanto alla chiesa della Martorana, e fu costruita nel 1160 dall’ammiraglio Majone di Bari, oggi la chiesa è sede dell’ordine dei Cavalieri del S. Sepolcro.
Chiesa di S. Caterina
Sempre nella stessa piazza della “Martorana” si trova la chiesa di S. Caterina (1580) annessa ad un grande monastero domenicano del 1300.
Quattro Canti
I Quattro Canti rappresentano il vero centro antico di Palermo. Si tratta di una piazza di forma ottagonale, formata dall’incrocio di Corso Vittorio Emanuele e della Via Maqueda. Le quattro facciate dei cantoni ornate di balconi, cornici, finestre e nicchie, oltre a fontane e colonne rappresentano 4 quartieri di Palermo: Albergheria, Capo, La Loggia, Kalsa. Al centro di ognuno di questi edifici si trovano le 4 statue che rappresentano quelle che un tempo erano le sante patrone della città: Cristina, Ninfa, Oliva e Agata.
La Fontana Pretoria a Palermo
Opera dello scultore Camilliani (1554) per la villa fiorentina di don Pietro di Toledo e successivamente acquistata dal senato di Palermo, dal 1574 si trova nella Piazza Pretoria, circondata da splendidi palazzi, tra cui Palazzo Pretorio (sede del Comune di Palermo), e chiese antiche (San Giuseppe dei Teatini e Santa Caterina). La scenografica macchina d’acqua a pianta ellittica è circondata da un’elegante balaustra all’interno della quale sono collocate le vasche, quattro scalinate, le statue che raffigurano alcune divinità pagane (Apollo, Venere, Diana, Bacco, Adone, Cerere, Ercole), le allegorie dei quattro fiumi di Palermo, mostri marini, ninfe e teste di animali. La nudità delle statue che la decorano spinse i palermitani a ribattezzarla “fontana della vergogna”. La cancellata del 1858 è opera di Giovanni Battista Filippo Basile. E’ considerata tra le fontane più belle d’Italia.
Le Catacombe di Palermo
Il cimitero sotterraneo del Convento dei Cappuccini, conserva le spoglie mortali circa 8000 corpi mummificati tra frati, personaggi famosi, ricchi palermitani e gente comune. Deposti dal XVII secolo fino alla fine del XIX secolo nelle gallerie costruite sotto il Convento e l’attigua chiesa dedicata alla Madonna della Pace. Le condizioni climatiche di questi sotterranei e i metodi utilizzati dai frati per imbalsamare i corpi, hanno permesso che le salme si conservassero pressoché intatte, e molto riconoscibili. Sono divise per sesso e per categoria sociale, ma molte salme appartengono anche ai frati dell’ordine dei cappuccini. La prima salma risale al 16 ottobre 1559.
Teatro Massimo
Il Teatro Massimo è uno dei gioielli più rappresentativi della città di Palermo. E’ l’edificio teatrale lirico più grande d’Italia e il terzo in Europa, dopo l’Opera di Parigi e la Staatsoper di Vienna. Imponente ed elegante si iniziò la costruzione nel 1875 ad opera di Giovanni Battista Filippo Basile.
Teatro Politeama
I lavori di costruzione del “Politeama” iniziarono nel 1867 ad opera di Giuseppe Damiani Almeyda
Palazzina Cinese
Fu dimora del re Ferdinando IV Di Borbone e della moglie Maria Carolina nel 1799 eretto da Venanzio Marvuglia. L’aspetto e gli arredi dai marcati motivi cinesi sono espressione di un gusto dell’epoca, e la rendono davvero unica nel suo genere. Assolutamente da visitare sia l’esterno, con i suoi ampi giardini, sia le stanze interne con decorazioni davvero molto belle.
Santuario di Santa Rosalia
Il Santuario di Santa Rosalia è posto sulla cima del Monte Pellegrino (che tra l’altro Goethe aveva definito il più bel promontorio del mondo). La “Santuzza” è la patrona della città. Il santuario si trova all’interno di una grotta, dove Rosalia visse gli ultimi anni della sua vita.
Via Maqueda
Fu costruita nel ‘600, la strada taglia il vecchio “Cassaro” (che dal Palazzo dei Normanni scende fino al porto di Palermo, oggi Corso Vittorio Emanuele), dividendo in quattro i vecchi quartieri (i “quattro canti” dove si incrociano le vie). È un fiorire di palazzi, chiese e monasteri, con grandiose ville residenziali, costruite grazie al trasferimento dei nobili dai loro feudi.
Porta Nuova
Eretta nel 1535 in ricordo dell’ingresso di Carlo V, è situata nella via del “Cassaro”, vicino al Palazzo dei Normanni, ed è costituita da una massiccia costruzione sormontata da una loggia e da quattro talamoni nella parte inferiore.
Porta Felice
Porta Felice introduce Cassaro (Corso Vittorio Emanuele), il più antico asse viario della città. Il monumento è composto da due piloni distanziati dalla larghezza della strada. Fu costruito in onore di Donna Felice Orsini, moglie di Marcantonio Colonna, nella seconda metà del XVI secolo.
Palazzo Sclafani
Eretto nel 1330 da Matteo Sclafani, è un imponente palazzo in Piazza della Vittoria.
Piazza Bologni
È imperniato al monumento a Carlo V e si trova lungo il “Cassaro”. Nella stessa piazza si trovano il palazzo Ugo, il palazzo Alliata di Villafranca e il Collegio Apostolico di S. Angelo.
Piazza dei Beati Paoli
Prende il nome dalla famosa setta sanguinaria fatta da giustizieri del popolo. Qui troviamo la chiesa di S. Cosma e Damiano (1576) e la chiesa di S. Maria di Gesù (1660).
Via S. Agostino
Antica dorsale dell’antico quartiere arabo, iniziando dal mercato popolare del “Capo”, interseca numerose stradine, cortili e vicoli ciechi, rappresentando il modello insediativo prettamente islamico. Tuttora mantiene il carattere popolare e commerciale. Nella via troviamo la chiesa di S. Agostino (del 1200) e la chiesa di S. Marco.
Palazzo Chiaramonte – Steri
Fatto costruire dalla potente famiglia ed esattamente da Manfredi Chiaramonte nel 1307, si trova in Piazza Marina (villa Garibaldi). Accanto si trovano il “palazzo della zecca” e la chiesa di S. Giovanni dei Napoletani del 1526
Via Garibaldi
Da Piazza Rivoluzione, con una bella fontana, arrivando in via Lincoln si trovano l’oratorio della Pace, la chiesa di S. Venera e il conservatorio di S. Caterina da Siena.